Davvero parliamo ancora di razzismo?

Da giorni impazza sul web la notizia della ragazza alla quale è stato negato l’affitto di una casa a Milano perchè meridionale.

La notizia ha fatto immediatamente il giro di tutti i social (io l’ho letta la prima volta su Instagram, ma su Instagram non si postavano le foto dei culi?), poi Facebook, vari giornali online e persino qualche telegiornale.
Tutti a gridare allo scandalo perchè “Una giovane italiana deve essere libera di muoversi lungo tutto il territorio del proprio paese senza essere minacciata, insultata e sentendosi tutelata”

Oggi una nuova notizia, cioè, nuova per modo di dire, risale infatti ad agosto, quando una donna a Forlì è stata picchiata e insultata ( “Terrona di merda” et similia) durante una lite condominiale.

Ovviamente per concludere con classe non possono mancare gli insulti a Salvini, che tanto è sempre colpa sua ormai.
La tipa non ha affittato la casa alla ragazza meridionale? COLPA DI QUEL RAZZISTA DI SALVINI!
Il tipo picchia una signora per un parcheggio? SALVINI INCITA ALL’ODIO!
Un cane graffia la bambina con la quale stava giocando? SALVIN…ah no? Vabbè forse un po’ c’entra anche lui, sono sicura, i cani non graffiano di solito.

A questo punto mi sembra doveroso citare Jack Sparrow : “IL PROBLEMA NON È IL PROBLEMA. IL PROBLEMA È IL TUO ATTEGGIAMENTO RISPETTO AL PROBLEMA. COMPRENDI?”

Comprendete?

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C’è sempre un cattivo, ma in questo caso non è Salazar con la sua vendetta e, vi sorprenderà, ma non è neanche Salvini, il cattivo in questo film siamo tutti noi.
Perchè se una persona manda all’ospedale un’altra persona perchè “Qui possono parcheggiare solo i residenti e non gli affittuari” scusatemi se non riesco a dare la colpa al cattivo di moda del momento.
Il problema oggi non è il razzismo, non lo è mai, il problema oggi è l’ odio , è l’accanimento con il quale ci si butta nelle situazioni.

Vi svelerò un segreto: l’odio è più antico del razzismo .
Nessuno durante l’Impero Romano ha mai dato del razzista a Nerone perchè ce l’aveva con i cristiani.
Nessuno durante il medioevo ha mai dato del razzista a chi ha messo in giro la voce che la peste sia stata portata dagli ebrei.
Nessuno ha mai dato del razzista ai proprietari dei campi di cotone nell’ottocento.
Poi arriva Hitler, allora qualsiasi azione che denoti un minimo di sentimento di superiorità in confronto a un’altra persona viene etichettata come razzismo, ma intanto i critiani sono stati crocifissi, gli ebrei espulsi dalle città e gli schiavi morti sotto chissà quali torture e a muovere tutto non è il razzismo, è l’odio.
Odio verso qualcosa o qualcuno che non si capisce, violenza verso chi non riesce a difendersi, paura nascosta sotto il pugno di chi non riesce a difendersi con la retorica.

Non parliamo sempre di razzismo, cominciamo a dare il nome giusto alle cose, diciamo odio e violenza, diciamo paura, diciamo semplicemente che forse non siamo in grado di vivere in società, che nonostante siano passati duemila anni non riusciamo a capire le semplici regole del vivere comune, che scienze sociali alle elementari non è servito a niente.

Il problema non è l’episodio di razzismo, il problema è l’ odio che c’è dietro quell’episodio.
Sono il primo essere umano a non sopportare la gente, ma non mi sembra di essere mai andata in giro a prendere a pugni le persone e non perchè non mi vada o non ne sia capace, ma semplicemente perchè la differenza tra un cane e un essere umano è che l’essere umano dovrebbe essere in grado di controllare il proprio istinto, che sia violentare una vista per strada o spaccare la faccia a quello che ha parcheggiato nel mio stallo.

Siate umani.
Non nel senso “Andate a fare beneficenza e aiutate il prossimo” per me potete anche fottervene del prossimo.
Semplicemente imparate a controllare il vostro istinto animale che, a quanto pare è disgraziatamente la vostra parte predominante.